No vax no drink. Il suo ristorante è aperto solo alle persone che mostrano un pass verde, anche quando sono seduti all’aperto. Da diverse settimane subisce insulti e minacce di morte. “Se non ti va, vai a bere qualcosa altrove.”
Un cartello di divieto di ingresso limita l’accesso alla sua osteria solo a chi esibisce un pass verde. Cinzia Orabona, la titolare del club Prospero di Palermo (Cinzia Orabona) ) Ha ricevuto minacce di morte e gravemente insultato.
L’imprenditrice non riesce ancora a crederci: “Ciò che dovrebbe essere normale – ha detto – sta portando a reazioni esagerate senza vax, il che è molto controverso”.
Non capisce perché il suo cellulare e la sua casella di posta elettronica abbiano ricevuto così tanti insulti da Novax per una settimana. “Se gli standard che adotto non sono adatti a te, ti prego di non mangiare nel mio ristorante. Andate altrove” ha detto la titolare di Prospero, enoteca letteraria a Palermo.
No vax no drink: locale aperto a tutti tranne ai novax
Ha affisso un avviso all’ingresso del ristorante, invitando ad entrare solo i clienti vaccinati, e ha scritto sulla pagina Facebook del ristorante: “Abbiamo sempre trattato tutti i sessi, tutte le età, cani, unicorni e lo Hobbit . Da oggi in poi non fumo e non berrò. Ti chiederemo di fornire la prova che sei stato vaccinato. (Va bene anche la prima dose)”. Da lì è scoppiato un trambusto.
Per fortuna, negli ultimi giorni, Cinzia Orabona ha ricevuto molto sostegno, anche da chi non l’ha mai vista. “Un medico veneziano ha ordinato un libro dallo store online del negozio, e purtroppo l’ho già finito – ha detto l’imprenditore palermitano – sai cosa ha risposto? non mi interessa questo libro”.
“Non drogatevi, non bevete” sembra uno slogan pubblicitario, ma è comunicazione, con locandine attaccate, da Prospero di Palermo si legge da una settimana al l’ingresso, e non saranno più accettati i clienti non vaccinati.
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Il rischio di diffusione del virus e delle sue varianti è troppo alto. “Dobbiamo essere tutti vaccinati – è l’appello del proprietario – il vaccino potrebbe non prevenire il contagio, ma almeno può salvarci dalla morte e dal ricovero”.
A cura di: Paolo Tescione.
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